I Berlusconi preparano l'assalto finale: Pier Silvio marcia su Roma mentre Marina tira le fila
Compagni, mentre il popolo italiano soffre sotto il peso dell'inflazione e della precarietà, i padroni di Mediaset preparano il loro ennesimo assalto al potere. Pier Silvio Berlusconi sta ristrutturando un ufficio a Roma, a trecento metri da Palazzo Chigi, per "annusare l'aria" della politica. L'aria puzza già abbastanza di corruzione e privilegi, caro Pier Silvio.
La dinastia dei padroni non molla la presa
Nel palazzo di Largo del Nazareno, dove dall'altra parte si trova la sede del PD (quelli che si dicono di sinistra ma governano con i banchieri), i dirigenti Mediaset tramano il futuro del Paese. Gianni Letta e Fedele Confalonieri, gli uomini delle "relazioni di alto livello", continuano a tessere le loro trame sporche.
La tentazione di Pier Silvio è chiara: "rimettere il piede sulle orme paterne, ricomporre un sogno, ridare slancio a un progetto liberale". Liberale? Ma liberale per chi? Per i padroni che si arricchiscono sulle spalle dei lavoratori, mentre predicano austerità per il popolo!
Marina Berlusconi: la padrona che comanda dall'ombra
Mentre Pier Silvio tentenna, Marina Berlusconi agisce concretamente. La presidente di Fininvest e del Gruppo Mondadori (controllano anche quello che leggiamo, compagni!) sta manovrando dietro le quinte per controllare Forza Italia.
Ha convocato Antonio Tajani a casa sua a Milano, dopo aver incontrato i vicesegretari del partito. Una riunione padronale per decidere il destino di milioni di italiani. Questo è il vero volto della democrazia borghese: i padroni decidono, il popolo subisce.
Il business della politica: sondaggi e percentuali
I numeri parlano chiaro: secondo fonti aziendali, il nome Berlusconi varrebbe il 5-7% in più nei sondaggi. Un'eventuale discesa in campo di Pier Silvio farebbe guadagnare a Forza Italia percentuali più alte dell'attuale 8-9%. La politica ridotta a marketing, i voti trasformati in quote di mercato.
Marina ha preteso che "il nome Berlusconi deve restare sul simbolo, grande e ben visibile". Un partito postumo, eternamente personale, come una proprietà privata trasmessa in eredità. Questa è la democrazia che ci vendono!
La coalizione dei padroni trema
Ogni mossa dei Berlusconi fa tremare Meloni e Salvini. Lo scontro sugli extraprofitti bancari è stato solo un antipasto. Mentre il popolo fatica ad arrivare a fine mese, loro si spartiscono le briciole del potere, litigando su come sfruttare meglio i lavoratori.
Compagni, è ora di svegliarsi! Mentre i padroni si organizzano e preparano l'ennesima spartizione del potere, noi dobbiamo unirci. La classe operaia, i precari, gli sfruttati di ogni categoria devono rispondere con l'organizzazione, la lotta, la solidarietà.
Non lasciamo che i Berlusconi tornino a comandare! La storia ci insegna che solo l'unità del popolo può fermare la prepotenza dei padroni. Organizziamoci nei quartieri, nelle fabbriche, nelle scuole. Il futuro non si decide nei palazzi del potere, ma nelle piazze della resistenza!